Imola pronta ad accogliere il Mondiale per il quinto round
Il quinto evento del Campionato Mondiale eni FIM Superbike si terrà, questo fine settimana, all’Autodromo Nazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola. Il tracciato romagnolo, salvo che nel biennio 2007-2008, ha sempre ospitato un appuntamento della competizione dal suo debutto nel 2001 in avanti. L’attuale tracciato di 4936m di lunghezza vanta 22 curve di cui 13 a sinistra ed è caratterizzato da numerosi cambi di pendenza, dall’assenza di lunghi rettilinei e dal veloce susseguirsi di curve tra loro spesso interconnesse: queste particolarità rendono Imola una delle piste più impegnative e tecniche al mondo.Su questo tracciato sono state completate, fino ad ora, 23 gare, vista la cancellazione della seconda corsa dell’edizione 2005 a causa del maltempo. In ben sette occasioni, un pilota è stato in grado di ottenere la doppietta di gara. Fu Colin Edwards a conquistare la prima, nella storica battaglia con Troy Bayliss che lo portò al secondo titolo mondiale, mentre l’ultima in ordine di tempo appartiene all’attuale leader della classifica Jonathan Rea e risale all’anno passato.
Questi dati non possono che infondere ulteriore fiducia al nordirlandese del Kawasaki Racing Team, già in formissima alla luce del ruolino di marcia quasi perfetto di inizio stagione: sei vittorie su otto gare e mai un piazzamento al di sotto del secondo posto.
L’evento può sulla carta regalare gioie anche ai fan italiani, attesi in gran numero nella città romagnola. Aprilia ha infatti conquistato ben 11 podi su questa pista, con almeno una RSV4 tra i primi cinque in ogni gara dal 2009, anno del rientro della casa di Noale in WorldSBK. Il meglio posizionato in classifica al momento, per il costruttore italiano, è Leon Haslam, vincitore di gara 2 in Australia ed attualmente al secondo posto, nonostante i ben 50 punti da recuperare dall’ex compagno di squadra. Jordi Torres, invece, sebbene ancora in cerca del primo podio in stagione, non è mai fino ad ora andato più in basso della sesta posizione in gara, nelle corse in cui ha visto la bandiera a scacchi.
Le novità più importanti dell’Acerbis Italian Round riguardano due piloti romani, entrambi al rientro con modalità differenti. Davide Giugliano, dopo aver saltato i primi quattro eventi della stagione a causa dell’infortunio a due vertebre rimediato a Phillip Island, torna finalmente in pista nel Mondiale con l’Aruba.it Racing – Ducati Superbike Team. L’ex trionfatore della Coppa FIM Superstock 1000 affiancherà di nuovo il compagno di squadra Chaz Davies, terzo in classifica generale e vincitore, tre weekend fa ad Aragon, della prima gara per Ducati della “era Panigale”. Sul tracciato imolese Giugliano vanta una pole position, conquistata lo scorso anno ed un secondo posto in gara 1 nel 2013. L’altro ritorno eccellente, anche per solo per una gara, è quello di Michel Fabrizio, chiamato a sostituire Nico Terol nelle file dell’Althea Racing Team. Il trentenne, che vanta diverse stagioni nel Mondiale Superbike, quattro vittorie e trentacinque podi, dividerà il box con il connazionale Matteo Baiocco, in attesa del rientro dello spagnolo, previsto per Donington Park. L’altro italiano in pista è Ayrton Badovini, pronto a far bene in quella che sarà la sua terza trasferta di stagione nonché quella di casa, in quanto l’alfiere del team BMW Motorrad Italia vive a meno di 10km di distanza dalla pista.
Dietro al terzetto di testa della classifica composto da Rea, Haslam e Davies, l’iridato 2013 Tom Sykes avrà un’altra occasione per riportare la sua stagione sui livelli dell’anno passato, avendo faticato con problemi di trazione al posteriore della sua Ninja ZX-10R nell’ultima trasferta di Assen. Non ha avuto gli stessi inconvenienti in Olanda Michael van der Mark (Pata Honda World Superbike), autore di un doppio podio che lo ha consacrato come primo pilota dei Paesi Bassi, nella storia del Mondiale, a chiudere una gara tra i primi tre classificati. Il giovane rookie si trova al settimo posto in classifica, a soli cinque punti di distanza dal compagno di squadra Sylvain Guintoli. A chiudere la top-10 del Mondiale, oltre ai già citati Terol e Baiocco in ottava e nona posizione, troviamo Leandro Mercado (Barni Racing Ducati).
Quello di Imola sarà il terzo round per il team Voltcom Crescent Suzuki ed i suoi piloti, Alex Lowes e Randy de Puniet, dopo il passaggio all’elettronica Magneti Marelli. L’impossibilità di poter effettuare test si traduce nell’obbligo per la squadra di Paul Denning di proseguire lo sviluppo nelle sessioni di prova. Nonostante la difficoltà della sfida, ad Assen si è visto qualche miglioramento almeno per Lowes, qualificatosi in seconda fila e nono al traguardo in gara 2.
Diversi sono i piloti che raggiungeranno dei numeri importanti nella competizione. In gara 2 Ayrton Badovini potrà raggiungere la centotrentesima partenza nel Mondiale Superbike, mentre per Giugliano avrà la possibilità di raggiungere, in gara 1, il traguardo delle ottanta partenze nella competizione. Jonathan Rea invece in gara 2 diventerà il ventiquattresimo pilota della storia a prendere parte a ben 150 gare nella classe regina. Dal suo debutto a Portimao nel 2008, Rea ha conquistato 21 successi, cinquanta podi, 13 Pole Position ed altrettanti giri veloci in gara. Il pilota di Ballymena ha il sesto vantaggio più alto di sempre, dopo otto gare, nella storia del Mondiale.